EXAMINE ESTE INFORME SOBRE FARE RICORSO IN CASSAZIONE

Examine Este Informe sobre fare ricorso in cassazione

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sia proposto contro una sentenza di patteggiamento o di concordato nei casi non consentiti (come noto, a seguito dell'introduzione del comma 2 dos dell'art. 448 c.p.p. la sentenza di patteggiamento è impugnabile con ricorso per cassazione soltanto nei casi di: illegalità della pena o della misura di sicurezza, vizi relativi all'espressione della volontà dell'imputato, difetto di correlazione tra richiesta e sentenza; erronea qualificazione giuridica dei fatti; mentre avverso la sentenza di accoglimento del concordato è ammesso il ricorso per cassazione con il limite delle questioni oggetto dei motivi rinunciati e aparte le nullità assolute).

Tornando all’esempio fatto in precedenza, se nella causa tra Alfa contro Beta, la Corte d’Appello dà ragione ad Alfa e deposita la sentenza il 3 febbraio 2021, Alfa può decidere di impar notificare alla controparte la suddetta sentenza.

errores in iudicando (vizi di giudizio): sono gli errori in cui è incorso il giudice nella individuazione e applicazione delle norme concernenti i fatti di causa;

Il ricorso per cassazione è indirizzato a un organo unico, la Corte di cassazione, con sede in Roma e giurisdizione su tutto il departamento della Repubblica, per sollecitare l'annullamento, con o senza rinvio, della decisione emessa nei gradi di merito.

Il procedimento nei giudizi civili innanzi alla Corte di Cassazione. Esposizione pratica delle norme relative alla proposizione del ricorso e allo svolgimento del giudizio, con richiami alla giurisp

La richiesta è proposta dal Procuratore generale o dal condannato, con ricorso presentato alla Corte di cassazione entro centottanta giorni dal deposito del provvedimento.

Rinviando per le disposizioni generali sulle impugnazioni alla relativa voce, si affrontano qui di seguito le peculiarità del ricorso per cassazione come mezzo di impugnazione e come giudizio di sola legittimità.

In particolare, bisogna prestare attenzione ai seguenti elementi senza i quali il ricorso potrebbe essere dichiarato inammissibile:

1.1. Con riferimento alla eccezione di nullità delle intercettazioni e delle relative proroghe, eccezione formulata in primo e secondo grado, si reitera la contestazione di quanto già argomentato dai giudici di merito in ordine alla sufficienza della motivazione, contestandosene l'interpretazione have a peek at this web-site che è conforme ai precedenti in materia di questa Corte (in ultimo: Sez.

Quest’ultimo ha proposto ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione affidato a cinque motivi illustrati da memoria.

della possibilità, per la Corte, di procedere alla rettificazione consiste nell’esigenza di scongiurare l’annullamento della decisione impugnata tutte le volte in cui la Corte di cassazione, rimanendo nell’ambito della sua funzione istituzionale e nel rispetto del fatto come ritenuto dal giudice di merito, possa ovviare have a peek here a errori di diritto, insufficienze motivazionali o cadute di attenzione da parte del giudice “a quo”, lasciando inalterato l’essenziale del contesto decisorio assunto con la sentenza esaminata (Sez. U, n. 9973 del 24/06/1998, Kremi, Rv. 211072)17.

Mai come oggi, periodo in cui si avverte sempre più una crisi nel funzionamento della giustizia, il criterio di sinteticità nella redazione degli atti processuali è fondamentale e viene premiato dai giudici (sommersi da lavoro arretrato e dalla continua domanda di giustizia). Ecco, dunque, che la chiarezza e la sinteticità nella redazione del ricorso per Cassazione assumono un ruolo predominante e centrale nel useful reference diritto vivente, ma impar solo. Recente, infatti, è sia la nota del primo Presidente della Corte di cassazione con cui questi ha sollecitato la redazione di ricorsi che impar superino le venti pagine, sia il protocollo di intesa tra la Corte di cassazione e il Consiglio nazionale forense, che ha dettato le regole redazionali del ricorso per Cassazione, al fine di definirne dei limiti contenutistici.

se vi è contraddizione fra la sentenza o l'ordinanza impugnata e un'altra anteriore concernente la stessa persona e il medesimo oggetto, pronunciata dallo stesso o da un altro giudice penale: in questo caso la Corte ordina l'esecuzione della prima sentenza o ordinanza, ma, se si tratta di una sentenza di condanna, ordina l'esecuzione della sentenza che ha inflitto la condanna meno bajo determinata a norma dell'articolo 669 c.p.p.;

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